Filmografia




FILMOGRAFIA (da cui attingere per almeno un paio di visioni, lasciando le restanti facoltative)
  • L'onorevole Angelina, L. Zampa, Italia, 1947
  • Riso amaro, G. De Santis, Italia, 1949
  • Io la conoscevo bene, A. Pietrangeli, Italia, 1965
  • Io sono mia, S. Scandurra, Italia, 1978
  • Processo per stupro (1979), documentario di Loredana Rotondo (disponibile su Youtube)
  • Il colore viola, S. Spielberg, Usa, 1986
  • L'Albero di Antonia, M. Gorris, Olanda, 1995
  • Festen – Festa in famiglia, T. Vintemberg, Danimarca, 1998
  • Bread and roses, K. Loach, Inghilterra, 2000
  • Il cerchio, J. Panahi, Iran, 2000
  • Frida, J. Taymor, Usa Canada Messico, 2002
  • Mi piace lavorare-Mobbing, F. Comencini, Italia 2003
  • La bestia nel cuore, C. Comencini, Italia, 2005
  • Il segreto di Esma, J. Zbanic, Bosnia Erzegovina, 2006
  • Volver, P. Almodovar, Spagna, 2006
  • Vogliamo anche le rose, documentario di Alina Marazzi, Italia Svizzera, 2007
  • Tutta la vita davanti, Virzì, Italia, 2008
  • We want sex, N. Cole, Inghilterra, 2010
  • The Help, T. Taylor, Usa, 2011
  • Hannah Arendt, di M. Von Trotta, Germania, 2013
  • Suffragette, di Sarah Gavron, GB, 2015
  • 7 minuti, M. Placido, Italia, 2016


SUFRAGETTE, UN FILM CHE
 RACCONTA LA VERITA'
di Varesi Edoardo e Giovanni Battista Costa

UN PUNTO SUL FILM

Il 3 marzo 2016 è uscito in Italia Suffragette, il film che racconta la storia di alcune donne britanniche che nei primi anni del Novecento lottarono per ottenere, tra le altre cose, il diritto di voto. Il film è stato diretto dalla regista britannica Sarah Gavron e nel cast ci sono Carey Mulligan, Helena Bonham Carter, Anne-Marie Duff e, con un piccolo ruolo, Meryl Streep. Tutti i personaggi sono ispirati in varia misura a persone realmente esistite, così come lo sono le vicende raccontate: ispirate ai fatti avvenuti tra il 1912 e il 1918 in Inghilterra che portarono all’approvazione nel 1928 della prima legge sul voto alle donne. 
PICCOLO RIASSUNTO
Suffragette inizia nel 1912, quando Maud Watts (Mulligan) – una donna di 24 anni che da quando ne ha 7 lavora in una lavanderia industriale di Londra – si imbatte per caso in un gruppo di donne che stanno protestando per il diritto di voto. Come la maggiorparte delle sue colleghe di lavoro, viene molestata ripetutamente dal proprio capo. Le sue giornate sono sempre brevi, tanto quanto il tempo che riesce a dedicare al piccolo George. Un giorno le viene chiesto di consegnare un pacco e si trova casualmente coinvolta in un’azione del movimento delle suffragette, gruppo di donne di differenti estrazioni sociali in lotta per il diritto al voto alle donne. La politica appare inizialmente conciliante, come la figura storica e ambigua del primo ministro dell’epoca, Lloyd George. All’inizio sentono le ragioni del movimento, le accolgono perfino in parlamento, salvo poi rifiutare ogni possibile “deriva” che arrivi all'inatteso suffraggio femminile. Difficile vedere Suffragette con gli occhi di oggi senza essere sbalorditi dall’arretratezza - parliamo in fondo solo di un secolo fa - della visione dell’epoca. Qui la Gavron evita di raccontare il momento in cui il movimento ottiene dei risultati, concentrandosi sulla nascita della lotta, sulle prime coraggiose donne, poche decine, che hanno ispirato molte altre. Antagonista di Maud è l'ispettore di polizia che fa in modo di non rendere famoso il movimento delle sufraggette. Inzialmente fu molto agguerrito nella sua lotta, poi sempre più perplesso, rappresentante del riflesso condizionato con cui le istituzioni reagirono per troppi anni.

COMMENTO
Suffragette evita di delineare il fatto che lo stesso film sia tratto da una storia vera, dopo le minacciose didascalie iniziali e finali che ha subito. Merito di questo film è rendere con sobria decisione, la ribellione, suo malgrado, di una donna come tante altre, simbolicamente pronta a irrompere nella piccola/grande storia di quegli anni grazie alla voce di un libro, di quella cultura prima arma di persuasione di massa. Alcuni critici hanno riconosciuto al film il merito di aver fatto conoscere qualcosa in più sulle vicende e i personaggi di quegli anni, altri hanno invece criticato le eccessive semplificazioni di Suffragette, accusandolo per esempio di essere un film “troppo facile”. Uno dei meriti del film è proprio quello di rendere in carne, ossa e dolore la straziante situazione quotidiana di tutte le donne, il loro essere costrette dagli uomini a fare qualsiasi cosa, ma allo stesso tempo il loro impegnarsi nella lotta, la difficoltà che porta la scelta di diventare suffraggetta. La parola suffragette deriva da “suffragio” e identifica le donne che si batterono per l’emancipazione femminile, da ottenersi anche – ma non solo – attraverso il diritto di voto.


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